Data
Domenica 03 Marzo 2024
Meta e quota della gita
Percorso ad anello con saliscendi lungo i sentieri tracciati nei secoli dai coltivatori clandestini del sale sulla costa.
Caratteristiche ambientali, paesaggistiche e storiche
L’itinerario si snoda in un sistema di 4 percorsi che corrono lungo la falesia che degrada con forti pendenze verso il mare. L’area in esame è compresa fra le Torri costiere “Nasparo” a Nord e “Torre del Riccio a Sud” nel territorio di Corsano (Le).
Il tratturo principale ed il più antico, lo “N’Zepe”, corre al margine dell’altipiano, in posizione dominante e panoramica sul mare; lo stesso tratturo, è diviso in due tratti, uno che corre verso nord che conserva il nome originario, l’altro che corre verso sud è denominato “Bortoli”.
In passato, prima della realizzazione della strada litoranea nel 1958, il tratturo “N’Zepe” ha rappresentato l’unica via d’accesso ai fondi situati lungo la fascia costiera che, partendo da quota 120 m s.l.m. scendevano ripidamente verso mare; i fondi rustici erano organizzati in fasce larghe circa 17m che venivano affidate ai contadini dal 1700 per la coltivazione dell’Olivo e della Vite.
Il lavoro dell’uomo ha realizzato nel tempo questi lotti in terrazzamenti, utilizzando le pietre ricavate dalla bonifica dei terreni per la realizzazione dei muretti di confine e dei contrafforti di contenimento dei terrazzamenti oltre alla costruzione delle “pajare”, tipica forma architettonica legata all’attività agricola; questo dedalo di terrazzamenti è collegato da scalette in pietra che si accostano ai muretti di delimitazione degli stessi
Dal sentiero principale, a seguito dell’istituzione del catasto conciario del 1740, furono realizzati dei nuovo tratturi, trasversali, pedonali, che portavano verso mare sempre delimitati da muretti a secco dell’altezza di circa 1m; partendo da Nord abbiamo “Munterune”, “Scalapreola” e “Scalamunte”. Tali tratturi erano utilizzati da corsanesi per risalire dalla costa dove erano dediti da sempre alla “coltivazione del sale”.
I tratturi che vanno su e giù dal mare quasi in linea retta, sono caratterizzati da una vegetazione a macchia costituita da mirto (Myrtuscommunis), lentisco (Pistacialentiscus) e oleastro (Olea europea var. sylvestris) e a gariga dominata da Salvione giallo (Phlomis fruticosa), Timo arbustivo (Thymuscapitatus) e Cappero (Capparis spinosa).
Gli altri tratturi, quelli che corrono parallelamente alla costa delimitati da muretti a secco più alti, sempre oltre i 1,5m, attraversano la macchia alta rappresentata da Alloro (Laurusnobilis) e Carrubo (Ceratonia siliqua) e nuclei rigogliosi di Leccio (Quercusilex) e Quercia spinosa (Quercuscalliprinos).
La passeggiata è completata da un’area alberata, il Bosco N’Zepe, un nucleo di rimboschimento a Pino d’Aleppo ed Eucalipto. Alla sommità della falesia, l’itinerario si snoda in piano a circa 120m s.l.m. lungo le strade vicinali e piccoli appezzamenti di terreno coltivati a fichi ed olivi, delimitati dai muretti a secco caratterizzati dalla presenza di numerose caseddhre e pajare.
In quest’area si registra la presenza di un habitat prioritario presente nel Parco Regionale, caratterizzato da una vegetazione steppica con Barboncino mediterraneo (Hyparrheniahirta), graminacea dal particolare aspetto a ciuffo.
Descrizione dell’itinerario
Il punto di partenza è fissato presso la Cappella di “Santa Maura” a circa 130 metri s.l.m.. Dal punto di partenza, si attraverseranno i tratturi Monterune, Scalapreola e Scalamunte, intervallati dal percorso longitudinale dello N’Zepe, giungendo alla torre di Specchia Grande, edificata nel 1585 da Carlo V anch’essa con funzioni difensive e riutilizzata nella seconda guerra mondiale come deposito bellico. Percorreremo la rete di stretti tratturi tra due quinte di muretti a secco incontrando specchie e pajare e godendo di deliziosi scorci di paesaggio mediterraneo affacciato sulla costa.
Ritrovo in loco: ore 9.00,
Luogo: Cappella di Santa Maura
Coordinate WGS84: 39.885428, 18.387926
Link Google Maps: https://maps.app.goo.gl/nb41JrwxVND3rbCr5
Località: Corsano (LE)
Partenza escursione: ore 09.30
Lunghezza: circa 5 Km, percorso ad anello
Durata: 6 ore circa (comprese soste)
Difficoltà: a secco E Escursionistica, con pioggia EE Escursionisti Esperti
Dislivello totale: circa 240 m
Quota massima: 140 m.s.l.
Equipaggiamento:
- Scarponi da trekking (NO SCARPE DA GINNASTICA O TRAIL, pena esclusione)
- abbigliamento a strati
- occhiali da sole
- cappellino
- bastoncini
- acqua (almeno 2lt)
- crema solare
- burro cacao per labbra
- pranzo al sacco e/o alimenti energetici
- giacca a vento o anti pioggia
- kit pronto soccorso
- tessera CAI
- torcia con batterie di ricambio
- fischietto di emergenza.
Iscrizione:
Riservata ai Soci del Club Alpino Italiano in regola con la con tessera anno 2023/2024.
E’ obbligatoria la preventiva iscrizione, inviando comunicazione tramite WhatsApp al Segretario della Sezione Alessandro Nuzzo 349 3871016 entro giorno 2 Marzo alle ore 12:00, che darà conferma, sempre via WhatsApp dell’avvenuta accettazione dell’iscrizione.
Se vi saranno posti liberi, oltre ai soci CAI potranno partecipare all’escursione anche i NON soci, previa sottoscrizione dell’Assicurazione giornaliera, al costo di € 12,95 (euro dodici/95) mediante bonifico alla Sezione CAI di Gioia del Colle
IBAN: IT44U0306909606100000105070
Intestatario: CAI Gioia del Colle
Istituto: Intesa San Paolo
In questo caso la comunicazione deve essere effettuata fornendo i dati anagrafici, il codice fiscale ed il bonifico al Segretario della Sezione entro le ore 16:00 di venerdì 1 Marzo.
Obbligo del partecipante:
- Puntualità
- Fisicamente preparato
- In possesso di abbigliamento adeguato
- In possesso di attrezzatura adeguata all’escursione
- Attenersi scrupolosamente alle disposizione impartite dal responsabile o referente
- Non abbandonare il sentiero ed il gruppo se non espressamente autorizzati
Responsabili Escursione:
Angelo Puscio – 328.8189741
Francesco Vigneri – 339.4753447
Alessandro Ponzetta – 328.1378636
Laura De Rinaldis – 349.6671831