26 Febbraio 2023 – Li Schiavoni

Meta e quota della gita:

Il percorso si snoda tra le macchie, le pseudo steppe ed i secolari oliveti, attraverso le masserie del territorio d’Arneo e farà sosta presso gli scavi archeologici dove gli archeologi dell’Università del Salento
ci presenteranno il sito e la sua storia.
Prendendo le mosse dalla Masseria Zanzara, in agro di Veglie e attraversando un affascinante e brullo paesaggio, incontreremo le torri piezometriche dell’Acquedotto Pugliese, la Cripta della Madonna della
Grottella ed alcune delle numerose Masserie disseminate in questo territorio.

Caratteristiche ambientali, paesaggistiche, storiche, ecc. relative al percorso e alla meta dell’escursione:

Il territorio dell’Arneo è una vasta area che si estende lungo il litorale ionico della penisola salentina fra S. Caterina e Torre Boraco e comprende i territori di Nardò, Copertino, Leverano, Veglie, Salice
Salentino, Guagnano, Porto Cesareo, Arnesano, Campi Salentina in Provincia di Lecce; San Pancrazio Salentino in Provincia di Brindisi e Avetrana in Provincia di Taranto, per complessivi 50.000 ettari.
Prima della quasi totale distruzione degli ecosistemi dunali e palustri, carsici e boschivi, il territorio dell’Arneo accoglieva una esaltante vita vegetale che, interagendo con quella animale, caratterizzava lo
spazio geografico del Nord-Ovest Salento saldando la “foresta” di Oria, in Provincia di Brindisi a quella di Nardò, in Provincia di Lecce.

Fino al 1950 fu sede della più antica e lussureggiante macchia
mediterranea a clima arido dell’estremo Sud e inesauribile miniera di oleastri e olivastri che, per secoli, hanno costituito le specie di origine naturale degli attuali oliveti, nei numerosi comuni delle tre province.
Proprio alla presenza di ecosistemi palustri potrebbe riferirsi il toponimo del posto. Il termine “Arneo”, deriva, secondo la maggior parte degli studi effettuati, da Arna, una formazione linguistica mediterranea che indicava un letto di fiume o paludi.
Nei territori di Salice, di Guagnano e di Veglie, infatti, erano molto diffusi terreni acquitrinosi e fertili che hanno permesso all’uomo di coltivare la terra o allevare il bestiame in pianta stabile. Un’area, dunque, privilegiata sia perché attraversata per tutta la sua lunghezza dall’antico asse viario che collegava Taranto al Capo di Leuca (e che raccordava i molti centri messapici), sia per la vicinanza ad un
importante scalo marittimo come quello di Gallipoli, che da sempre ha favorito gli scambi tra la gente d’Arneo e le civiltà arabe e bizantine, che hanno lasciato segni indelebili nella cultura e nel territorio
d’Arneo.

La presenza dell’uomo nell’Arneo, documentata dai reperti neolitici ritrovati in diverse aree del territorio, risale all’età preistorica e a successivi insediamenti di civiltà pre-romane. Restano testimonianze visibili della presenza dei Messapi nel complesso archeologico di Serra Cicora a Nardò, alcune tombe isolate sono state ritrovate sempre in territorio di Nardò, presso le masserie Sciminale, Ingegna e Olivastro, lungo la via vicinale per Leverano e nelle vicinanze di una delle porte della città detta Porta Castello. L’altro insediamento protostorico si trova a Scalo di Furno, in territorio di Porto Cesareo, composto da un villaggio a capanne. I reperti individuati e recuperati in prossimità della costa documentano un intenso traffico con le coste d’Africa e d’Oriente, anteriore e contemporaneo alla conquista romana.

Il sito di località Li Schiavoni

Alle spalle della baia di Porto Cesareo, in territorio di Nardo’, dove si registrano i primi rilievi morfologici che guardano al litorale, in una area situata su di un pianoro a circa 70 m s.l.m., nei pressi della Masseria Zanzara, gli archeologi hanno riconosciuto un insediamento messapico fortificato, delimitato da un circuito murario, parzialmente ancora conservato al di sotto del muretto a secco che delimita il pianoro ed altri apprestamenti difensivi.
Gli scavi stratigrafici (direzione scientifica Prof.ssa G. Cera) hanno evidenziato la presenza di un sito archeologico pluristratificato con una frequentazione che inizia in età protostorica e arriva fino a quella
romana.
In particolare, grazie alle attività sul campo, si è verificata la presenza di un’area produttiva, un edificio a destinazione abitativa, una sepoltura e un’area di stoccaggio, tutti pertinenti all’epoca arcaica.

Descrizione dell’itinerario

L’escursione parte e si conclude presso la Masseria Zanzara, articolandosi ad anello per incontrare diversi manufatti storici della zona e culminando nella visita al sito archeologico in località “Li
Schiavoni”, accompagnati da una squadra di archeologi che ci illustreranno il sito e la sua importanza storica.

Ritrovo in loco: ore 9.00
Luogo: Masseria Zanzara in territorio di Veglie (raggiungibile da SP113 Veglie-Porto Cesareo)
Coordinate: 40.303778, 17.913887
Link Google Maps: https://goo.gl/maps/9QMLAGJMr7kCEwLi7
Partenza escursione: ore 9:30
Lunghezza itinerario: circa 12 Km
Difficoltà: E (escursionistica)
Dislivello: circa 70 m (poco apprezzabile)
Durata: 6 ore circa (comprese soste)

Equipaggiamento:

  • Scarponi da trekking (NO scarpe da ginnastica)
  • abbigliamento a strati
  • occhiali da sole
  • cappellino
  • bastoncini
  • acqua (almeno 2lt)
  • crema solare
  • burro cacao per labbra
  • pranzo al sacco e/o alimenti energetici
  • giacca a vento o anti pioggia
  • kit pronto soccorso
  • tessera CAI
  • torcia con batterie di ricambio
  • fischietto di emergenza.

Iscrizione:

Riservata ai Soci del Club Alpino Italiano in regola con la con tessera anno 2023.
Per prenotazioni, conferme e ulteriori informazioni chiamare il referente della Sezione Francesco Vigneri 339 4753447
E’ obbligatoria la preventiva iscrizione, inviando comunicazione tramite WhatsApp o sms, entro giorno 24 Febbraio 2023 alle ore 19:00 direttamente al responsabile dell’attività, che darà conferma, sempre via WhatsApp o sms, ai partecipanti dell’avvenuta accettazione dell’iscrizione.

Se vi saranno posti liberi, oltre ai soci potranno partecipare all’escursione anche i non soci, previa sottoscrizione dell’Assicurazione giornaliera, al costo di € 11,55 (euro undici/55) mediante bonifico alla Sezione CAI di Gioia del Colle

IBAN: IT44U0306909606100000105070
Intestatario: CAI Gioia del Colle
Istituto: Intesa San Paolo

In questo caso la comunicazione deve essere effettuata fornendo i dati anagrafici, il codice fiscale ed il bonifico al responsabile dell’escursione entro le ore 16:00 di venerdì 24 Febbraio 2023.

Obbligo del partecipante:

  • Puntualità
  • Fisicamente preparato
  • In possesso di abbigliamento adeguato
  • In possesso di attrezzatura adeguata all’escursione
  • Attenersi scrupolosamente alle disposizione impartite dal responsabile o referente
  • Non abbandonare il sentiero ed il gruppo se non espressamente autorizzati

Responsabili Gita:
Angelo Puscio – 328.8189741
Francesco Vigneri – 339.4753447
Gennaro Sammarco – 392.6720092
Alessandro Ponzetta – 328.1378636