21 Maggio 2023 – Porto Selvaggio

Meta e quota della gita

Il percorso si snoda tra pinete, scogliere e piccole baie, lungo un anello che congiunge i punti più alti e panoramici del Parco.
Incontreremo macchie e piccole deliziose pseudo steppe, ci imbatteremo in grotte costiere e lambiremo antiche torri di avvistamento.

Caratteristiche ambientali, paesaggistiche, storiche, ecc. relative al percorso e alla meta
dell’escursione

Ci sono luoghi che parlano, raccontano storie, le sussurrano attraverso i rami dei loro alberi o lo sfolgorio delle insenature marine.
Porto Selvaggio è uno di questi luoghi; ci racconta con le sue grotte
antiche e le sue aree archeologiche che qui, già più di 30.000 anni fa, c’era la casa di antichi uomini, i cui resti, ritrovati nella Grotta del Cavallo presso la Baia di Uluzzo, hanno caratterizzato ed identificato
una fase dell’evoluzione umana nel Mediterraneo, l’Uluzziano appunto.
Le Torri Costiere, sentinelle ormai mute dello scorrere del tempo, ci narrano con fierezza di quando si scrutava il mare alla ricerca di “Saraceni” all’orizzonte.
Infine un dolce e commosso brusio, delle rocce, della terra rossa, della la schiuma del mare ed il profumo dei pini ci sussurrano con commozione di una donna forte e coraggiosa che si è battuta a
costo della vita per salvare questa bellezza. Proprio a lei, a Renata Fonte, dedicheremo i nostri rispettosi passi in questo piccolo paradiso, perduto nell’estremo lembo d’Italia proteso verso il
mediterraneo.
Porto Selvaggio è un insieme di emozioni che scaturiscono da un territorio dove il carsismo ha saputo scavare grotte e modellare dirupi; dove il mare, quello Ionio epico e azzurrissimo, ha ricamato piccole
baie deliziose e sperdute; dove l’uomo ha saputo cogliere l’abbraccio della terra abitando e valorizzando fin dai tempi più remoti questo angolo di pace.
Le grandi pinete, rivenienti da importanti interventi di rimboschimento, sono riuscite ad occupare così bene queste alture da lasciar dimenticare di essere state impiantate da mano umana; tanto
“naturalizzate” e diffuse ma rispettose degli habitat rupestri storicamente presenti su questi promotori. Campanule, Scrofularie e giallissimi Alissi di Leuca, colorano le rupi che degradano sul
mare.
C’è posto anche per vasti e profumati tratti di macchia e per tante bellissime orchidee.

Descrizione dell’itinerario

Difficoltà: E (leggere scale delle difficoltà)
Località: Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano
Dislivello: 200 m
Lunghezza: 13 Km ca – percorso ad anello
Tempo stimato di percorrenza: 5 ore
Ritrovo in loco: ore 9:00
Luogo: parcheggio di Porto Selvaggio sul curvone della sulla SP 286 – Santa Caterina di Nardo’ (Le)
Coordinate: 40°09’44.1″N 17°58’10.4″E
Link Google Maps: https://goo.gl/maps/6noHHRvgeyxp4Xkd8
Partenza: ore 09:30

Partiremo dal comodo parcheggio di Porto Selvaggio, situato sulla SP 286, e ci addentreremo da subito nella pineta del parco, da li costeggeremo tutta la baia, salendo in alto e scendendo spesso nelle piccole baie sul mare, fino a raggiungere e superare Torre dell’Alto e Torre di Uluzzo; continueremo, quindi toccando l’importante zona archeologica di Serra Cicora (ancora reperti risalenti al VI e V millennio A.C. relativi a popolamenti preistorici) per risalire dall’interno fino alla Masseria di Torre Nova (centro visita del parco) per concludere l’anello tornando verso Santa Caterina
costeggiando ed attraversando pinete e macchia mediterranea.

Equipaggiamento:

  • Scarponi da trekking (NO SCARPE GINNASTICA)
  • Abbigliamento a strati
  • Occhiali da sole
  • Cappellino
  • Bastoncini
  • Acqua (ALMENO 2 LITRI)
  • Crema solare (ANCHE D’INVERNO)
  • Burro cacao per labbra
  • Pranzo al sacco e/o alimenti energetici
  • Giacca a vento e/o anti pioggia
  • Kit pronto soccorso personale
  • Tessera CAI
  • Torcia con batterie di ricambio
  • Fischietto di emergenza.

Iscrizione:

Riservata ai Soci del Club Alpino Italiano in regola con la con tessera anno 2023.
Per prenotazioni, conferme e ulteriori informazioni chiamare il referente della Sezione Francesco Vigneri 339 4753447
E’ obbligatoria la preventiva iscrizione, inviando comunicazione tramite WhatsApp o sms, entro giorno 20 Maggio 2023 alle ore 19:00 direttamente al responsabile dell’attività, che darà conferma, sempre via WhatsApp o sms, ai partecipanti dell’avvenuta accettazione dell’iscrizione.

Se vi saranno posti liberi, oltre ai soci potranno partecipare all’escursione anche i non soci, previa sottoscrizione dell’Assicurazione giornaliera, al costo di € 11,55 (euro undici/55) mediante bonifico alla Sezione CAI di Gioia del Colle

IBAN: IT44U0306909606100000105070
Intestatario: CAI Gioia del Colle
Istituto: Intesa San Paolo

In questo caso la comunicazione deve essere effettuata fornendo i dati anagrafici, il codice fiscale ed il bonifico al responsabile dell’escursione entro le ore 12:00 di sabato 20 Maggio 2023.

Obbligo del partecipante:

  • Puntualità
  • Fisicamente preparato
  • In possesso di abbigliamento adeguato
  • In possesso di attrezzatura adeguata all’escursione
  • Attenersi scrupolosamente alle disposizione impartite dal responsabile o referente
  • Non abbandonare il sentiero ed il gruppo se non espressamente autorizzati

Responsabili Gita:
Angelo Puscio – 328.8189741
Francesco Vigneri – 339.4753447
Gennaro Sammarco – 392.6720092